Per più di un anno, a Torino, gruppi di cittadini hanno lavorato insieme ai migliori designer e creativi internazionali, e alle aziende produttrici di utensili, per realizzare i 48 progetti dei loro desideri.
Un laboratorio a cielo aperto di sperimentazione intensissima, che ha convogliato energie su spazi pubblici e privati, in quartieri storici e case popolari, sul fiume, per le strade, in strutture come scuole, carceri e ospedali, creando nuove reti di relazioni e utilizzando tutte le possibili sfumature del concetto di design.
Con l’operazione Geodesign, Torino 2008 World Design Capital ha avviato un processo che non si conclude con la mostra, perché ha innescato una serie di meccanismi che, accolti dalla città, continueranno a evolversi in maniera autonoma.
In Turin, groups of citizens worked for over a year with top international designers and artists, and with manufacturing companies, to create 48 designs based on their desires.
Turin became an open-air workshop for intensive experimentation, pouring energy into public and private spaces, historic neighborhoods and social housing, on the river, in the streets, in schools, prisons and hospitals, New relationships networks were spawned, applying the concept of design in all its many facets.
With the Geodesign project, Torino 2008 World Design Capital has launched a process that will go on well after the exhibition is over, having put mechanisms into action that the city will take up and that will continue to evolve on their own.